Tassa sulle barche Decreto Monti

Giovedi 1 marzo 2012

La tassa di lusso sulle imbarcazioni è stata modificata e fortunatamente adesso sembra essere meno penalizzante per il settore e gli utenti diretti.

Roma- La tassa sulle barche non è più una tassa di stazionamento ma diventa tassa di possesso.

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In sostanza la tassa avrà le stesse riduzioni (vela più vetustà) ma sarà dovuta da tutte le imbarcazioni oltre i dieci metri a prescindere dal fatto che la barca stia effettivamente navigando e se lo sta facendo in acque italiane. Per cui la tassa di possesso ricade anche sulle barche con bandiera italiana che da dicembre a oggi si sono spostate nei porto di Francia, Slovenia, Croazia o Grecia. La tassa sul possesso, però, è sensibilmente minore di quanto lo fosse quella sullo stazionamento. Rende inutile lo spostamento della barca all’estero, salvaguardando l’indotto e prevede agevolazioni per le nuove immatricolazioni.

La tassa, che presenta notevoli riduzioni rispetto alla prima stesura del dicembre 2011, non si applica ai soggetti non residenti e non aventi stabili organizzazioni in Italia che posseggano unità da diporto, sempre che il loro possesso non sia attribuibile a soggetti residenti in Italia, nonché alle unità bene strumentale di aziende di locazione e noleggio.

Le barche straniere che navigano in Italia non saranno soggette ad alcuna tassa. Sembra passata anche l’esenzione per le scuole nautiche. Ricordiamo che la tassa entra in vigore dal primo maggio.

Autorizzato il noleggio occasionale Passato anche un emendaento che consente piccola attività di noleggio occasionale da parte di armatori privati, con l’applicazione di una tassa del 20 per cento su introiti comunque non superiori a 30.000 euro annui.

Niente tassa per targhe prova, charter, ma soprattutto, per i cantieri: NIENTE TASSA SUI RITIRI DELL’USATO e, ancor più importante, NIENTE TASSA SULLE BARCHE DI NUOVA IMMATRICOLAZIONE PER UN ANNO.

NON LA PAGANO GLI STRANIERI; in compenso, si paga tutto l’anno e la pagano gli italiani anche se hanno una barca con bandiera estera (vedi leasing stranieri)

Le barche pagano la tassa anche se rimessate a terra o all’estero

Rimangono confermati l’abbattimento del 50% per le unità a vela e quello per vetustà del 15%, 30%, 45% rispettivamente per unità di età superiore rispettivamente a 5, 10 e 15 anni; scompare invece la riduzione per il rimessaggio. Sono esentati i beni strumentali delle aziende di locazione e noleggio e le unità nuove non pagano per il primo anno di immatricolazione. Risolto anche il problema dei motorsailer: sono considerate unità a vela quelle il cui rapporto fra superficie velica e potenza del motore espresso in Kw non sia inferiore a 0,5.

Ci auguriamo, a questo punto, che anche una delle ragioni della fuga delle barche dall’Italia e della diffusione della nautica “normale”, ovvero le eccessive tariffe dei porti italiani rispetto agli altri paesi rivieraschi, sia oggetto di esame da parte del legislatore, con un’attenta ridiscussione dei canoni demaniali per riporatare un settore a livelli accessibili. A meno che non si voglia, davvero, far passare l’equazione nautica = lusso.

La posizione di UCINA sul tema arrivata in serata con questo comunicato stampa:

“L’emendamento Grillo – Cutrufo contenente le istanze del settore nautico è stato approvato nella tarda serata di ieri durante la seduta della 10° Commissione del Senato Industria, Commercio e Turismo. Le norme prevedono ulteriori misure di sviluppo.
Trasformazione dell’attuale imposta da tassa di stazionamento a tassa di possesso sul bene e da tassa giornaliera a tassa annuale ed estensione della tassa di stazionamento a tutti i possessori italiani di imbarcazioni e navi, anche se con bandiera estera.
E ancora, rimodulazione degli importi dell’imposta per renderli meno impattanti per il comparto, esclusione della tassazione sulle unità di proprietà degli stranieri, per i natanti e per le unità delle imprese di noleggio e locazione.

Queste, in sintesi, le proposte dell’Associazione al Governo per la modifica della tassa di stazionamento contenute all’interno di un emendamento firmato dal sen. Grillo e controfirmato dal sen. Cutrufo, approvato ieri durante la seduta della Commissione Industria del Senato, grazie al serio lavoro di verifica effettuato dal Governo, che ha espresso parere positivo.

Un’ulteriore norma contenuta nell’emendamento agevola la permanenza delle grandi unità di stranieri nelle nostre acque, non richiedendo più l’assunzione della bandiera italiana e riallineando quindi la nostra normativa a quella francese. Sono attese ulteriori semplificazioni riguardanti il noleggio di imbarcazioni (10-18 m), presentate e sostenute dal senatore Enrico Musso.

Tabella_importi_tassa_2012