Quando serve il Perito Navale: Perizie imbarcazioni usate e nuove, Perizie asseverate, legali, di parte, Perizie assicurative, valutative, leasing, arbitrati. Osmosi, delaminazioni, sinistri marini.
Il Perito nautico al vostro servizio. Perizie navali commerciali. Ispezione con Ultrasuoni e Termografiche. Rinnovo certificati di sicurezza - Marcature CE.
Perizie legali
La consulenza di parte o C.T.P è necessaria in genere quando le cose purtroppo prendono il verso “sbagliato”. Ma non solo.
Il consulente tecnico di parte è un libero professionista, in questo caso il perito nautico, al quale una parte in causa -attuale o potenziale- conferisce un incarico peritale in quanto ritiene l’incaricato esperto nello specifico settore. In sostanza se un soggetto è coinvolto in una causa pendente o intende intraprenderne una (il caso dell’accertamento tecnico preventivo) incarica una persona di propria fiducia (il CTP) affinché questa affianchi il CTU nell’esecuzione del suo incarico e svolga le proprie osservazioni a supporto o critica del risultato al quale il perito del giudice sarà giunto. In questo modo ciascuna parte in causa può essere difesa in modo appropriato in ragione della specificità delle osservazioni che il CTU, auspicabilmente, porterà all’attenzione dell’organo giudicante.
Il consulente di parte assume un ruolo fondamentale per la risoluzione di questioni che, sempre più spesso, dipendono da valutazioni di carattere tecnico molto precise, operando all’interno di un rapporto professionale completamente disciplinato dal diritto privato. Il consulente tecnico di parte, infatti, è sempre pagato dalla parte che lo nomina, la quale potrà, al limite ed in caso di vittoria in causa, recuperare le spese tra le quali rientrano quelle relative al proprio consulente.
L’intervento dei consulenti di parte alle udienze è previsto dalla legge come una semplice facoltà, in quanto opera nell’esclusivo interesse della parte che intende farsi assistere dal perito, e non come un obbligo. La circostanza fa si che in molti casi, anche se è sempre auspicabile una partecipazione attiva del consulente di parte, non sia neppure richiesto un impegno che lega il professionista alla burocrazia dei tribunali. Di frequente il contributo del consulente si risolve nella stesura di osservazioni tecniche e nel loro deposito presso la cancelleria del tribunale, senza che la macchina della giustizia possa in alcun modo interferire negativamente sul suo lavoro, e maturando nei confronti di chi lo ha incaricato il diritto di essere subito compensato per l’opera svolta, a prescindere da liquidazioni da effettuare ad opera del giudice.
In altri casi il Consulente di Parte affianca semplicemente il lavoro del Vostro avvocato per riconoscere i Vostri diritti nei confronti di chi ha provocato danni alla Vostra imbarcazione, oppure per testimoniare l’effettivo stato dei lavori svolti magari non corrispondenti alle aspettative o addirittura male eseguiti. Avvalorando con competenze tecniche certe quanto di anomalo viene riscontrato sulla barca.
Per svolgere bene il ruolo di CTP è necessario avere una buona conoscenza tecnica oltre che una buona pratica delle normative, dei metodi costruttivi, delle eventuali responsabilità dei ruoli.
Brevemente riassumendo: la prima fase della consulenza si svolge con una ATP, un accertamento tecnico preventivo. Richiesta dall’interessato e dal suo legale, questo in genere serve a testimoniare e certificare la situazione rilevata a bordo. E’necessaria per produrre il primo documento ufficiale su cui si baseranno tutte le rimostranze future. E’ il punto di partenza per far valere le proprie ragioni o su cui improntare eventuali cause. Il Perito rilascia il documento dove si attesta lo stato di fatto dell’imbarcazione rilevato in quel preciso giorno alla determinata ora, asseverandolo in Tribunale.
In seguito se il proseguo è quello legale, anzichè in arbitrato o in risoluzione amichevole, il Giudice nomina un CTU, tecnico al di sopra delle parti, a cui pone dei quesiti ben precisi atti a fare chiarezza nella materia specifica. Questi si riunisce quindi con i CTP delle parti procedendo, a mezzo di sopralluoghi e deduzioni, nella risoluzione dei quesiti. Il CTU in seguito, sentite le parti, analizzato tutti gli elementi prodotti dai CTP, esprime il suo parere al Giudice il quale se soddisfatto pronuncia la sentenza, altrimenti richiede nuovi approfondimenti.
Questo è un riassunto molto conciso dell’iter comune, la materia però è molto vasta e molto interessante, possono ancora sorgere innumerevoli sfumature e dettagli da seguire.
In genere il contenzioso o chiamiamolo anche l’incomprensione si risolve proprio con la Perizia Tecnica, infatti quando il Perito interviene svolgendo comunque un ruolo di arbitro tecnico, porta spesso a ragionare sulle giuste soluzioni da apportare alla barca e rimette quindi una certa armonia tra le parti in causa.
Ad oggi tutte le CTP da me affrontate hanno prodotto esito favorevole ai miei assistiti. Sia in Tribunale che in forma amichevole preventiva.
E questo mi appassiona molto.
Io stesso ricevo sovente incarico dal Tribunale di Grosseto per svolgere il ruolo CTU in quanto riconosciuto Esperto per i Sinistri Marini.