Quando serve il Perito Navale: Perizie imbarcazioni usate e nuove. Perizie legali, di parte. Perizie assicurazioni Perizie per polizza Corpi, Perizie valutative, leasing. Osmosi, delaminazioni, sinistri marini.
Il Perito nautico al vostro servizio. Perizie navali commerciali. Ispezioni con Ultrasuoni e Termografia.
Tecnologia e esperienza nella perizia nautica: il giusto equilibrio
Oggi, per garantire una diagnosi sempre più accurata, il Perito Navale si avvale di strumentazione elettronica avanzata. Questi dispositivi rappresentano un valido supporto nella valutazione tecnica, riducendo il margine di errore. Tuttavia, un utilizzo improprio o superficiale di tali strumenti può portare a conclusioni errate, specialmente se l’analisi non è supportata da una reale esperienza sul campo.
L’importanza dell’esperienza nella valutazione di un’imbarcazione
Ciò che realmente fa la differenza in una perizia nautica professionale è l’esperienza del Perito. Grazie a una conoscenza approfondita del settore, è in grado di individuare difetti strutturali dovuti a errori di costruzione, usura o cattiva manutenzione. Solo dopo un’attenta ispezione visiva e tattile, la tecnologia viene utilizzata come strumento di conferma delle osservazioni effettuate.
Sono numerosi i fattori che influenzano la valutazione di uno scafo, e l’uso di apparecchiature sofisticate è realmente necessario solo in casi specifici, come incidenti o ricostruzioni strutturali complesse.
Diffidare da perizie esclusivamente strumentali
Negli ultimi anni, si è diffusa la presenza di operatori non qualificati che, nascosti dietro strumentazioni costose, emettono valutazioni su delaminazioni, osmosi, umidità e calore senza comprendere a fondo i dati rilevati. Affidarsi esclusivamente a questi strumenti, senza un’adeguata analisi diretta della carena, può portare a perizie poco attendibili e spesso giustificate da parcelle elevate.
Per una valutazione realmente affidabile, è essenziale rivolgersi a un Perito Navale esperto, capace di combinare competenza tecnica e tecnologia, garantendo un’analisi precisa e imparziale.
Vediamo allora questi strumenti e capiamo bene il loro utilizzo:
Misuratore d’umidità

Questo strumento è molto utile nel monitoraggio della carena, opera viva, per le barche in vetroresina e anche per barche in legno. Ve ne sono di diversi modelli ma il principio su cui si basano i vari strumenti è sempre lo stesso: la conduzione. Il suo utilizzo corretto permette di individuare l’umidità assorbita nel manufatto. Bisogna saperlo interpretare e conoscere i valori di riferimento considerando quanto tempo la barca è rimasta in acqua o in secco. Non dobbiamo spaventarci se suona, prima di allarmarci dobbiamo controllare bene se i parametri richiesti sono stati rispettati. Spesso in questi casi ci accorgiamo che la misurazione è stata fatta in una zona che non ne permette l’utilizzo come in prossimità di serbatoi, rinforzi di struttura, sentine, ecc. È fondamentale e insostituibile invece per seguire i lavori di rifacimento della carena in caso di osmosi conclamata o per eseguire i cicli preventivi della stessa, senza queste misurazioni non possiamo procedere a nessuna riparazione. Saranno infatti queste misurazioni a garantire che il fondo da trattare è asciutto e quindi pronto per essere resinato.
Ultrasuoni

Questo strumento, ormai abusato da molti, sfrutta gli ultrasuoni e in pratica svolge una ecografia degli spessori. È molto utile per seguire riparazioni sulla vetroresina oppure per controllare lo spessore delle lamiere. Nel caso di una barca in ferro, acciaio, alluminio, sarebbe utile eseguire ciclicamente l’esame ad ultrasuoni, diciamo ogni dieci anni circa, così da monitorare e conoscere sempre l’effettivo stato dello scafo. Nella vetroresina invece è utile in caso di urti gravi per individuare con certezza e precisione quali sono i punti dove intervenire per la riparazione. Non bisogna farsi prendere dalla moda, richiedere gli ultrasuoni a qualsiasi barca in realtà non ci pone al riparo da anomalie e ci costerà tantissimo la perizia.
Questo strumento sofisticato richiede molta esperienza e un vasto database per raffrontare i dati raccolti, non basta acquistarlo. Se consideriamo che la sonda d’ispezione è di soli 1,5 cm di diametro è facile capire la difficoltà nel monitorare una barca di svariati metri: una carena così vasta come quella di un 12 metri ad esempio richiederebbe per “vederla” tutta qualche migliaio di misurazioni ! È necessario inoltre per una corretta lettura dei dati rilevati conoscere esattamente gli spessori forniti dal costruttore relativi alla resinatura o se periziamo una barca in metallo servono i disegni col piano dei ferri. Tutte cose difficilmente reperibili specialmente quando parliamo di barche datate. Senza questi documenti è difficile misurare correttamente uno scafo.
Consigliato solo in casi strettamente necessari quali ad esempio delaminazioni a seguito di urti evidenti, delaminazioni sospette, rifacimento spessori, controllo nuovi manufatti da progetto, controllo lamiere metalliche da sostituire e sostituzione con nuove.
Camera termografica

Questo bello strumento impiegato per lo più nell’edilizia può trovare utilizzo anche nella nautica per diverse ispezioni. Sfrutta il principio degli infrarossi e fotografa le fonti di calore fornendo un’immagine a colori. Possiamo controllare così se l’impianto elettrico ha dispersioni o parti che si surriscaldano, come fusibili, connessioni, derivazioni, oppure vedere se la sala macchine è ben coibentata o vi sono dispersioni di calore.
In realtà anche qui si abusa ingiustamente dello strumento e a parte il costo importante di una perizia con la termocamera (bisogna pur ripagarsela) non serve davvero per valutare il buono stato generale di una barca. Nell’edilizia si utilizza per indagini sulla coibentazione e sulla dispersione di calore quindi sulla classe energetica dell’abitato. Chi utilizza in edilizia una termocamera deve aver fatto un corso di termografia specializzato, nella nautica nessuno lo richiede… Inoltre perchè il risultato sia davvero affidabile è necessario utilizzare una termocamera con una buona risoluzione di pixel, molto costosa, in caso contrario la fotografia prodotta da macchinette minori non è in grado di produrre una perizia affidabile.
Per questo esame io mi avvalgo sempre della collaborazione di un tecnico specializzato in termografia che è in possesso di certificato di secondo livello e di una macchina professionale in grado di rilevare qualsiasi imperfezione, una macchina che costa più di 30.000 €.
Altri strumenti
Esistono ancora: sonde, telecamere endoscopiche, fibre ottiche, apparecchi digitali e poi analisi degli oli, liquidi di contrasto e chi più ne ha più ne metta. Tutti strumenti molto utili se utilizzati nello specifico, per riparazioni o per ricerche molto mirate, come spiegato sopra, lo sono meno quando vogliono essere un sistema di illusione, un folklore per aumentare considerevolmente il costo di una semplice e consueta perizia…!
ESEMPIO:
Se vi trovate davanti ad un sartiame vecchio e vi state domandando se è il caso o no di cambiarlo, e magari pensate che utilizzando i raggi X o i liquidi di contrasto o altre diavolerie potreste risparmiarvi tutto quel lavoro, state sbagliando enormemente. Tutti questi sistemi in realtà non vi faranno risparmiare gran che ma soprattutto non vi daranno la certezza del risultato e soprattutto nessuno vi rilascerà alcuna forma di garanzia. Quindi se una volta in mezzo al mare, magari con 40 nodi di vento, qualcosa poi vi molla non ci sarà nessun’altro con cui prendersela se non con se stessi per non aver cambiato quel pezzo usato. Un buon consulente invece vi consiglierà al meglio se è il caso o no di cambiare quel pezzo, come farlo nel migliore dei modi e al prezzo giusto, garantendo così sempre la massima efficienza della vostra imbarcazione in qualsiasi condizione marina.
Concludo sottolineando che in questo settore l’uomo ancora oggi è quello che fa la differenza, l’esperienza nautica è il vero valore da considerare e gli strumenti moderni restano un valore aggiunto importante ma non fondamentale.